Baiae fu il luogo prescelto dagli aristocratici romani per la “villeggiatura”, ambìto dalle più eminenti personalità e preferito dagli imperatori per la salubrità del clima e per le proprietà terapeutiche delle sue acque termali.
La natura vulcanica dell’area che, grazie allo sfruttamento delle risorse termali, rese immortale Baia, ne segnò la fine a causa del Bradisismo.
Ai tempi dei Romani il golfo di Baia, orginato da un cratere vulcanico, era quasi completamente chiuso ed era definito Lacus.
Opulente residenze cominciano a sorgere lungo le pendici delle colline baiane ad opera di nobili e ricchi romani che contribuirono alla creazione del mito di Baia come luogo di vita comoda e costumi dissoluti, il mos baianum di Plinio il Giovane (Ep., IX 7.3).
Nerone, assiduo frequentatore del golfo di Napoli, fece dei meravigliosi paesaggi di Baia, Miseno e Bacoli, lo scenario dei suoi più spietati delitti. A Baia, nel 59 d.C., l’imperatore progettò e compì l’atto più efferato e ignobile della sua vita: il matricidio. (approfondisci dal nostro magazine)
La più cospicua testimonianza di tale magnificenza è il vasto ed articolato complesso architettonico delle cosiddette Terme, nel quale è da riconoscere verosimilmente ciò che resta del Palatium Baianum.
I monumentali resti archeologici del Palatium Baianum sono convenzionalmente suddivisi in tre settori: la Villa dell’Ambulatio, il Settore di Mercurio e il Settore della Sosandra.
La Villa dell’Ambulatio, articolata su sei terrazze, raggiunse il suo aspetto attuale al più tardi nel I secolo d.C. Nella parte più alta, gli edifici poggiano sulla sommità della collina, mentre nelle zone sottostanti le terrazze sono edificate su basamenti artificiali. I diversi livelli sono raccordati da scale.
Il settore di Mercurio, posto sulla terrazza più bassa della villa, fu realizzato per sfruttare le fonti idrotermali della zona. E’ caratterizzato da almeno quattro ambienti termali tra i quali quello principale è il cosiddetto Tempio di Mercurio. Qualunque fosse la vera funzione di questo ambiente, frigidarium (sala per bagni freddi) o natatio (piscina coperta), l’edificio non ha mai cessato di suscitare l’ammirazione dei visitatori sia per l’aspetto irreale dell’interno, dove l’acqua raggiunge l’imposta della volta, sia per l’imponenza architettonica. Si tratta di un’aula termale a pianta circolare interna (m 21,46 di diametro), iscritta in un quadrato.
Il settore della Sosandra prende il nome dal rinvenimento di una statua di Afrodite Sosandra (copia romana di un originale greco del V secolo a.C. attribuito a Calamide) rinvenuta in uno degli ambienti del peristilio superiore.
Il Museo Archeologico dei Campi Flegrei è allestito nella suggestiva cornice del Castello aragonese di Baia, da cui si domina l’intero golfo di Pozzuoli. Il sito fu sede della Villa di Cesare, di cui si conservano preziosi resti nella Torre del Cavaliere, la parte più antica del castello. Il museo recentemente arricchito da 47 sale, conserva manufatti provenienti dall’area flegrea che vanno dalla preistoria sino all’età romana.
La visita è prenotabile: tutti i giorni
Durata: 2 ore
Costo visita: da concordare
Ingresso sito:
l biglietteria del Castello
da 0 a 18 anni = gratis
da 18 a 25 anni e insegnanti di ogni ordine e grado = € 2,00
da 25 a 65 anni = € 4,00
over 65 = gratis
Prenota la tua visita: